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Ritratti Virtussini:LARRY WRIGHT di M.Caporali!

Questa nuova rubrica settimanale - denominata per l'appunto Ritratti Virtussini e dedicata ai giocatori passati e presenti che hanno militato nella Virtus Roma (dei quali verrano ripercorse, oltre ad un succinto profilo biografico, le più significative gesta sportive) - era doveroso che cominciasse con la figura dell'indimenticato folletto nero (cestistico appellativo datogli dalla stampa sportiva) Larry Wright, che ha segnato indelebilmente la storia della pallacanestro capitolina. Larry Glenn Wright nacque il 23 novembre 1954 a Monroe, Louisiana (alto 1.85 cm, 73 Kg). Dopo aver frequentato la Western High School di Washington D.C.,gioca nella NCAA (sino al 1976) con l'università di Grambling State University. Il suo sconfinato talento offensivo si palesa già negli anni universitari, tant'è vero che nel 1974  viene nominato Sud Athletic Conference Freshman dell'anno. Nel Draft Nba del 1976, 14ma scelta assoluta (prestigioso riconoscimento), viene scelto dai Washington Bullets, con i quali milita sino al 1980. Nella stagione 1977-1978 vince l'ambitissimo Titolo NBA, mentre nella successiva i suoi Bullets rimediano una cocente sconfitta in finale. Nel 1980 viene ceduto ai Detroit Pistons, con i quali rimane sino al 1982 (a Motown disputa complessivamente 46 partite, mentre nella capitale statunitense ben 297 gare). Nella stagione 1982-1983 (indimenticabile per i tifosi virtussini) viene ingaggiato dal Banco di Roma e contribuisce in maniera determinante alla conquista del primo (sino ad ora unico) Scudetto della compagine capitolina. Dopo aver chiuso la regular season al primo posto, raggiunge l'agognata finale scudetto sconfiggendo in semifinale i Campioni d'Europa della Ford Cantù (che schieravano tra l'altro, tra le proprie fila, monumenti del basket nostrano come Pierluigi Marzorati e Antonello Riva). Nella finale scudetto, nella quale affrontava i più esperti giocatori dell'Olimpia Milano, Roma riesce a spuntarla 2-1 nella serie, conquistando il Tricolore. Nella stagione successiva 1983-1984 il Banco di Roma, grazie all'imprescindibile apporto offensivo del suo immarcabile folletto americano (sgusciante e mortifero al tiro), il 29-3-1984 a Ginevra sconfigge in finale il Barcellona e conquista la Coppa dei Campioni. Larry Wright, autentico trascinatore della compagine capitolina con i suoi 27 punti (tra i suoi compagni di squadra, solo Renzo Tombolato raggiunge la doppia cifra con 12 punti), viene eletto MVP della Finale. Nel 1985 si trasferisce alla Fantoni Udine, dove rimane per 2 stagioni. La sua ultima stagione italiana (peraltro, piuttosto opaca) volle disputarla nuovamente con Roma, senza però eguagliare i trionfi degli anni passati. Conclusivamente, nel campionato italiano disputò 149 partite, totalizzando 3759 punti  totali (mantenendo una media di 25,1 a partita).  

Mauro Caporali facebook.com/caporalimauro twitter.com/caporalimauro plus.google.com/+maurocaporali02

pubblicato su Euroroma.net